Promuovere l'occupazione
femminile per ridurre il divario di genere nel mercato del
lavoro e sostenere il contrasto alla violenza sulle donne: è
l'obiettivo dell'avviso pubblico varato dalla Regione per
incentivare sui luoghi di lavoro la 'Certificazione della parità
di genere'. L'iniziativa è stata illustrata alla cittadella
regionale di Catanzaro, in occasione della giornata contro la
violenza sulle donne, dal presidente della Regione Roberto
Occhiuto assieme all'assessore regionale alle Pari Opportunità
Caterina Capponi, al vice presidente della Giunta Filippo
Pietropaolo e all'assessore al Lavoro Giovanni Calabrese, al
direttore del Dipartimento Lavoro Fortunato Varone e alla
consigliera di parità Tonia Stumpo.
Il bando, che ha una dotazione finanziaria di 3 milioni di
euro prevede la concessione di contributi alle Pmi, interviene
in una realtà regionale caratterizzata, nel 2023, secondo i dati
Istat, da un forte gap occupazionale di genere con un tasso di
occupazione femminile al 31,8%, nettamente inferiore al dato
nazionale (50%). In tal senso la Regione punta a potenziare la
certificazione della parità di genere attraverso l'erogazione di
un contributo che si inserisce su due linee: una prima che copre
le spese di consulenza propedeutica e una seconda che riguarda
la certificazione vera e propria. Il requisito di base per
ottenenere i benefici oltre alla sede in Calabria è la presenza
di almeno un dipendente a tempo determinato o indeterminato in
apprendistato, o socio-lavoratore. La selezione sarà effettuata
'a sportello'. A seconda del numero di dipendenti, i contributi
variano dai 2.200 ai 7.500 euro per la Linea 1 e dai 2.400 ai
9.600 euro per la Linea 2.
"Sono molto felice - ha detto il presidente Occhiuto - che
ci sia un'iniziativa concreta per promuovere la parità di genere
attraverso la certificazione per le aziende. Sarebbe bello che
si potesse prevedere nei bandi, in futuro, una premialità per le
aziende che si certificano in ordine alla parità di genere in
una regione dove i tassi di disoccupazione sono molto alti ma
soprattutto sono alti quelli che riguardano le donne. Tutti i
dati macroeconomici di tutte le realtà territoriali dicono - ha
aggiunto - che laddove è più alta la disoccupazione femminile
c'è minore sviluppo, quindi investire sulla parità di genere
significa anche investire sullo sviluppo della regione" .Per
Occhiuto, inoltre, 'Questa è una buona iniziativa che pone la
Calabria all'avanguardia su un tema sul quale spesso si fanno
molte parole e pochi fatti".
"L'iniziativa che è molto importante e innovativa - ha detto
il vicepresidente Pietropaolo - partirà anche con una serie di
giornate formative e informative che si terranno nelle cinque
Camere di commercio calabresi. La speranza è che molte aziende
vogliano aderire perché vorrà dire che c'è una sensibilizzazione
che sta crescendo verso la parità di genere che rimane
l'obiettivo che noi vogliamo raggiungere". Per l'assessore
Calabrese quello che parte da questo bando "è un segnale
importante di attenzione, voluto dalla Regione e dal
Dipartimento Lavoro iniseme al nostro presidente e agli altri
dipartimento, verso le donne calabresi per abbattere le barriere
di discriminazione che ci sono nei confronti del mondo e cercare
di accrescere il lavoro femminile. Ancora le percentuali sono
basse anche se ci sono timidi segnali di cambiamento".
L'assessore Capponi ha messo in evidenza che la presentazione
dell'avviso "non solo ricorda la giornata dedicata al contrasto
delle violenze di genere sulla donna" ma offre "una
certificazione che in questo momento è importantissima se si
considera che non basta sanzionare alcuni atteggiamenti e
comportamenti devianti ma bisogna costituire quel tessuto
sociale ed economico dando alle donne un'opportunità di crescita
e di cambiamento".
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