Frutta e verdura avariata
e conservata tra melma e giacigli per i dipendenti. La polizia
locale di Reggio Calabria ha sequestrato 20 quintali di derrate
che stavano per essere immesse nel mercato da un negozio di
frutta e verdura aperto in pieno centro città in assenza dei
requisiti di legge perché privo di agibilità.
L'ispezione della polizia locale ha evidenziato - si legge in
una nota - "una situazione di assoluto allarme igienico
sanitario". Pertanto "è stato immediatamente richiesto
l'intervento del servizio di Igiene degli alimenti dell'Asp
unitamente al servizio Veterinario".
Oltre alla gravissima carenza igienico sanitaria e la
mancanza dei titoli autorizzativi, è risultata "drammatica la
situazione nei locali deposito dello stesso esercizio dove erano
stoccati numerosi quintali di merce conservati in condizioni
igieniche assolutamente precarie, tra sporcizia, ragnatele,
liquami fognari che fuoriuscivano dalla colonna portante del
manufatto evidentemente danneggiata".
Il deposito, inoltre, sarebbe stato utilizzato come alloggio
da due lavoratori impiegati al nero, entrambi cittadini indiani,
di cui uno irregolare. Identificato e fotosegnalato con la
collaborazione della Questura, nei confronti di quest'ultimo è
stato emesso un decreto di espulsione dal territorio nazionale.
Il controllo si è concluso con il sequestro 20 quintali di
derrate alimentari, tra cui quasi 300 uova, salumi e formaggi
vari.
L'esercizio commerciale è stato chiuso immediatamente per
"evidenti motivi igienico sanitari", mentre il titolare,
anch'egli indiano, è stato denunciato alla Procura di Reggio
Calabria e sanzionato per diverse migliaia di euro e obbligato
allo smaltimento della merce sequestrata. Lo stesso, inoltre, è
stato segnalato alle autorità amministrative ed all'Ispettorato
del lavoro.
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