"Il Servizio sanitario nazionale
sta affrontando una crisi del personale sanitario senza
precedenti, causata da errori di programmazione, dal
definanziamento e dalle recenti dinamiche che hanno alimentato
demotivazione e disaffezione dei professionisti verso il Ssn.
Senza un adeguato rilancio delle politiche per il personale
sanitario, l'offerta dei servizi sanitari ospedalieri e
territoriali sarà sempre più inadeguata rispetto ai bisogni di
salute delle persone, rendendo impossibile garantire il diritto
alla tutela della salute". A dirlo Nino Cartabellotta,
presidente della Fondazione Gimbe, nel dell'audizione di ieri
della Fondazione GIMBE presso la XII Commissione Affari Sociali
della Camera dei Deputati, nell'ambito dell'"Indagine
conoscitiva in materia di riordino delle professioni sanitarie".
Per quanto riguarda la Calabria, Gimbe evidenzia che "per
l'anno 2022, nella regione sono presenti 9,7 unità di personale
dipendente del Ssn ogni 1.000 abitanti contro una media Italia
di 11,6. In regione, inoltre, la spesa pro-capite per il
personale dipendente nel 2023 è stata di 633 euro (media Italia
672) e che per l'anno 2022, la spesa per unità di personale
dipendente del Ssn della regione è di 64.401 euro (media Italia
57.140 euro)".
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