Domenico Paolo Antonio Maria
Loschiavo, 80 anni, originario di Taurianova che da tempo vive
negli Stati Uniti, ha disposto la donazione di un palazzo
gentilizio di sua proprietà al Comune di Taurianova nell'anno
già caratterizzato dall'assegnazione alla cittadina del reggino
del titolo di Capitale del Libro.
"Un gesto altruistico e raro, accolto con riconoscente
apprezzamento e voto unanime nella seduta del consiglio comunale
del 30 dicembre scorso - è scritto in una nota del Comune - su
cui ritorna il sindaco Roy Biasi che si dice 'dispiaciuto -
queste le sue parole - per non aver letto nei tanti commenti
politici successivi alla riunione riferimenti alla esemplare
scelta fatta dal nostro concittadino emigrato'.
L'immobile sulla centralissima via Roma, appartenuto ad uno dei
nobili casati taurianovesi, al quale benchè disabitato da anni
sono legati tanti ricordi di diverse generazioni, affaccia oltre
che sul corso che collega piazza Macrì e piazza Italia anche su
via Barone, ed è situato dunque nel cuore di Taurianova per una
collocazione urbanistica dalla quale il primo cittadino parte
per ringraziare nuovamente l'ottuagenario taurianovese d'America
protagonista del lascito".
"Per una città come la nostra che intorno alla recente
riapertura della biblioteca nell'ex municipio di Radicena vuole
continuare a valorizzare e far conoscere il patrimonio edilizio
pubblico e privato di pregio storico - afferma il sindaco Biasi
- l'acquisizione di questo Palazzo diventa uno slancio in più
affinché proprio attraverso la conservazione e la fruizione di
queste antiche vestigia si possa riscoprire la storia della
città, il ruolo che ebbe in passato come cuore pulsante
dell'economia del comprensorio tale da indurre le diverse
famiglie nobiliari qui insediate ad investire anche per rendere
ancora più belle e sontuose le proprie abitazioni, sulle quali
sin dall'inizio del nostro mandato stiamo investendo, in
collaborazione con i proprietari, perchè diventino fonte di
attrazione turistica da inserire in un ideale itinerario
cittadino che per numeri, estetica e ricchezza culturale ha
pochi eguali nel territorio della Città Metropolitana. Anche per
questo la donazione che abbiamo ricevuto, e per la quale mi
sento di ringraziare nuovamente a nome di tutti i taurianovesi,
costituisce a mio parere un suggello culturale e operativo su un
indirizzo amministrativo peculiare e ben preciso, una sorta di
ulteriore premio alla credibilità che l'amministrazione comunale
ha dimostrato in questi anni".
"A cura del Comune l'edificio, le cui caratteristiche sono
state illustrate in consiglio comunale anche dal professore
Riso, nelle vesti di rappresentante del donante - è detto nella
nota - assumerà il titolo di 'Palazzo dei Convegni Domenico P.
Loschiavo' e sarà una sede di rappresentanza del Comune con
spazi da destinare al servizio della collettività in cui
verranno preservati i simboli architettonici e storici,
comprensivi del fregio familiare, proprio per mantenere vivo il
ricordo del gesto altruistico che ha fatto incamerare al
patrimonio pubblico il bene privato".
"Per la comunità di Taurianova - sostiene ancora Biasi -
aver vissuto nell'anno appena trascorso sotto i riflettori da
Capitale del Libro, e nello stesso tempo essere stata
destinataria di una donazione così ricca di significati
culturali e civici, significa consegnare alla storia un 2024 da
record, che solo chi è in malafede può fare a meno di
considerare nelle sue analisi purtroppo spesso inutilmente
divisive anche rispetto ai fatti culturali: dovremmo tutti
prendere esempio da Domenico P. Loschiavo, che con il suo gesto
ha dato a tutti noi una lezione di concordia civile e orgoglio
taurianovese, ma purtroppo noto che c'è ancora una sparuta
minoranza, fuori e dentro il consiglio comunale, che pur di
tirare l'acqua al proprio mulino preferisce seminare zizzania e
puntare l'indice in nome di un risentimento camuffato da finto
attaccamento alla cultura".
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