"Insieme ai fratelli musulmani che sono qui oggi, ad allietare questa celebrazione, chiediamo al Signore il dono della pace": lo ha detto il Vescovo ausiliario di Napoli, monsignore Gennaro Acampa, aprendo la messa del mattino nella Cappella del Tesoro di San Gennaro del Duomo di Napoli al quale partecipa una delegazione della federazione regionale della Campania della Confederazione Islamica in segno di solidarietà per l'omicidio del sacerdote cattolico, padre Jacques Hamel, avvenuto il 26 luglio nella chiesa di Saint Etienne du Rouvray, nei pressi di Rouen, in Francia. Alla celebrazione partecipa Abdullah Cozzolino, segretario generale della Confederazione islamica italiana.
"Il nostro dialogo con la comunità e i nostri fratelli cattolici proseguirà, ma da oggi deve proseguire in modo più intenso. C'é bisogno di più dialogo, di più affermazione di valori comuni che sono i valori di pace, di solidarietà, di amore, per rispetto del nostro unico Dio, misericordioso e compassionevole". Lo ha detto Abdullah Cozzolino, segretario generale della Confederazione islamica italiana, parlando dall'altare della Cappella del Tesoro di San Gennaro del Duomo di Napoli. "La pace sia con voi", è stato l'esordio di Cozzolino che con una delegazione della Federazione regionale della Campania della Confederazione Islamica ha partecipato alla messa celebrata dal Vescovo ausiliario di Napoli, monsignore Gennaro Acampa. "Siamo qui oggi - ha proseguito Cozzolino che ha parlato al termine della celebrazione - per dare testimonianza del nostro cordoglio, della nostra profonda amarezza per quanto è successo a Rouen. Noi musulmani non ci riconosciamo in simili gesti e siamo contro il terrore e contro il radicalismo. Dobbiamo tendere tutti verso la pace e verso l'unione. Vi saluto rivolgendovi il nostro messaggio di pace "Salam aleikum"", ha concluso Cozzolino che, ai piedi dell'altare, si è stretto in un abbraccio con mons. Acampa. "Padre Jacques - ha commentato Acampa - con incontri come questi, ha già fatto un miracolo". "La nostra presenza in chiesa - ha poi detto Cozzolino parlando con i giornalisti al termine della messa - è la testimonianza di uomini di fede per ribadire l'importanza dei luoghi religiosi, dei riti religiosi e dei ministri di culto, a qualunque fede appartengano". "I propositi criminali - ha continuato - non appartengono alla nostra fede, non appartengono a nessuna fede, come ha ribadito molto bene papa Francesco. Questa non é una guerra di religione. Noi ribadiamo in modo chiaro la nostra ferma convinzione al "no" contro qualsiasi forma di radicalismo. Ci impegniamo e proseguiremo in questo senso per evitare che possano, anche solo minimamente, avvicinarsi queste idee". "Tutti i Paesi - ha concluso Cozzolino rispondendo ai giornalisti - si adoperino per rendere più efficaci i processi di integrazione. Bisogna evitare che ci siano forme di marginalità all'interno dei contesti nazionali europei. Da parte nostra dobbiamo dare la nostra testimonianza culturale e religiosa per fare in modo che si ribadisca in modo chiaro la nostra scelta netta contro qualsiasi forma di terrore, di violenza, di morte".
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