''Non sappiamo se e quando la
giustizia umana riuscirà a dare il suo verdetto di condanna.
Abbiamo la certezza, però, che la condanna di Dio è già in atto,
pesa sulla coscienza di chi, ritenendo di agire impunemente, ha
voluto 'uccidere' l'ambiente, si è messo fuori dalla grazia di
Dio ed è in peccato mortale. Ferma condanna, pertanto, eleviamo
nei confronti di questi esseri assassini e violenti''. Così il
cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, sull'emergenza
incendi nel Napoletano. ''A queste persone che si
nascondono dietro le fiamme e il fumo dico con fermezza di
uscire allo scoperto, di recuperare la dignità di uomini veri
per autodenunciarsi e dichiararsi responsabili della gravità del
proprio operato'' è l'appello di Sepe il quale esprime ''dolore
e rabbia, indignazione e condanna'' per ''le fiamme e la cenere
sul Vesuvio e su vaste aree della provincia di Napoli''.
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