"Appalti pubblici, la previsione di
oneri a carico dell'aggiudicataria ed a favore della Centrale di
Committenza non rende illegittimo il bando. Lo ha stabilito il
Tar Campania, in riferimento ad una procedura di gara in corso
di svolgimento a Vairano Patenora, confermando una recente
pronuncia sul punto da parte del Consiglio di Stato". Lo rende
noto l'Asmel (Associazione per la sussidiarietà e la
modernizzazione degli enti locali).
"Bocciate dal tribunale amministrativo - si afferma - le tesi
dell'Anac ed accolte invece le argomentazioni del Comune e della
Centrale di Committenza Asmel Consortile. L'Authority aveva
impugnato il bando, richiedendone l'annullamento. La prima
sezione del Tar, presieduta da Salvatore Veneziano, ha invece
chiarito che il bando di gara non può ritenersi lesivo della
concorrenza, perchè "il corrispettivo, peraltro, di esiguo
importo, è richiesto solo in caso di aggiudicazione e non in
relazione alla mera partecipazione alla gara".
Dice Francesco Pinto, consigliere delegato ai rapporti
istituzionali dell'Asmel Consortile: "Esiste una gerarchia delle
fonti e di certo Tar e Consiglio di Stato sono in posizione più
alta di Anac. Beninteso, quando e se la Giustizia amministrativa
esprimerà una nuova e diversa posizione, ci adegueremo
prontamente visto che la Centrale è composta esclusivamente da
Enti pubblici. Anzi è divenuta, dopo 7 anni di attività, la
prima Centrale di proprietà comunale con i suoi 1589 Comuni soci
in tutt'Italia e oltre 5000 gare pubblicate".
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