"Una 'cazzimmata' eclatante e di
proporzioni colossali è stata messa in campo, e la locuzione non
è casuale, in queste ore dalla Juventus, che attraverso i propri
vertici ha fatto sapere che allo Stadium manderà regolarmente in
campo i propri giocatori per la partita con il
Napoli, pur sapendo che le autorità sanitarie hanno impedito
alla squadra azzurra di partire per Torino a causa della
positività al Covid di alcuni calciatori. Come dire: 'Noi stiamo
là, voi arrangiatevi. E se non verrete a giocare, peggio per
voi: vinciamo noi a tavolino'. Incredibile". Così all'ANSA lo
scrittore umoristico partenopeo Pino Imperatore commenta la
decisione del club bianconero, supportato dalla Lega, ricorrendo
al termine napoletano 'cazzimma' (sul quale ha scritto tempo fa
anche un saggio, 'De Vulgari cazzimma') per spiegare il senso
delle sue parole.
Spiega Imperatore: "La Treccani per descrivere questa parola
napoletana - ormai sdoganata tanto che ora compare nella nuova
edizione del vocabolario Zingarelli edito da Zanichelli - parla
di 'atteggiamento o comportamento improntato a furbizia
opportunistica e cinica, teso a ottenere il proprio esclusivo
tornaconto senza preoccuparsi del fatto di poter in tal modo
nuocere ad altri'. E io aggiungo: ma come si fa a ragionare e ad
agire così? E me lo chiedo non da tifoso - peraltro non tifo
Napoli - o da sportivo, ma da cittadino". Insomma, per
Imperatore, "la 'cazzimma' batte anche la tutela della salute".
"Ma attenzione: alla lunga si ritorce contro chi la esercita,
che ci fa una figura rapina... Pardon: tapina".
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