"Le prime risultanze dell'esame
autoptico permettono di individuare la causa del decesso in una
insufficienza respiratoria acuta cagionata da polmonite
interstiziale (secondaria a infezione da Coronavirus). Le
condizioni del paziente risultavano tutt'altro che
definitivamente compromesse, non essendo stati rilevati elementi
indicativi di trombosi, ovvero alterazioni significative a
carico di fegato, reni, milza". Lo rende noto, in un comunicato,
Antonio Zobel, legale della famiglia di Giuseppe Cantalupo,
l'84enne morto nel bagno dell'ospedale Cardarelli e finito in un
video che mostra il suo cadavere. Oggi, nell'ospedale San
Giuliano di Giugliano in Campania (Napoli), l'autopsia sulla
salma dell'uomo, deceduto lo scorso 11 novembre.
Secondo l'avvocato Antonio Zobel, quindi, "si profilano in tutta
evidenza ipotesi di grave responsabilità in capo ai sanitari che
ebbero in cura il Cantalupo, per l'omessa assistenza sanitaria,
posto che l'insorgenza di stress respiratorio pretende un
trattamento tempestivo, mediante ventilazione non invasiva e,
qualora necessaria, ventilazione invasiva con intubazione, che
nel caso di specie non risulta eseguita".
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