Il Napoli ritrova parzialmente se
stesso e si qualifica per la semifinale di Coppa Italia nella
quale affronterà l'Atalanta. Lo Spezia che tre settimane fa
aveva sbancato il 'Maradona', in questa circostanza fa quasi da
spettatore nel primo tempo, salvo a reagire nella ripresa.
Comunque tutto ciò che gli azzurri in quella precedente
occasione non erano riusciti a fare si concretizza invece nella
serata di Coppa.
Il primo tempo si conclude con gli azzurri in vantaggio per
4-0. In pratica gli uomini di Gattuso, che il giorno
dell'Epifania avevano concluso 30 volte in porta riuscendo a
segnare un solo gol, realizzano in questa circostanza quasi ad
ogni tentativo, con una concretezza e un pragmatismo notevoli,
quello che l'allenatore aveva chiesto loro primadell'inizio.
Gattuso inizialmente opta per un 4-3-3 più prudente rispetto
allo schieramento tradizionale, il 4-2-3-1 che aveva sempre
utilizzato dall'inizio della stagione. La modifica tattica
riguarda principalmente la posizione di Zielinski che in
precedenza giocava a ridosso della punta centrale e che in
questo caso va a formare il triangolo di centrocampo assieme ad
Elmas e a Demme. Nella prima frazione di gioco vanno in gol
Koulibaly, Lozano,
Politano ed Elmas. Ma nel secondo tempo il Napoli ricade negli
errori che negli ultimi tempi hanno caratterizzato le sue
prestazioni. La squadra si impigrisce e si ritira quasi nella
propria metà campo. Lo Spezia ne approfitta con coraggio e con
caparbietà. La squadra di Italiano riesce a dimezzare lo
svantaggio con un gol di Gyasi e una conclusione di Acampora
deviata da Manolas che spiazza Ospina.
I liguri arrivano a credere nel miracolo e continuano a
riversarsi in attacco. Il Napoli, però, regge all'urto e la
difesa si riprende limitando distrazioni e sbavature. Gattuso
negli ultimi minuti rinforza la difesa perché evidentemente teme
brutte sorprese. Entrano Di Lorenzo e Bakayoko. Gli schemi
tattici saltano sull'uno e sull'altro fronte, ma alla fine il
risultato non cambia e gli azzurri conquistano la qualificazione
alla semifinale.Prestazione, però, nuovamente altalenante. Il
primo tempo è ottimo, la ripresa molto carente. Gattuso dovrà
lavorare ancora molto
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