"Un esame ad aprile in queste
condizioni non è assolutamente proponibile. Così si rischia un
numero elevatissimo di contagi e una circolazione incontrollata
del virus". Lo sostiene Claudia Majolo,
presidente dell'Unione Praticanti Avvocati (U.P.A.) che così
commenta la nomina, lo scorso 20 gennaio, della commissione
centrale e quella di alcuni membri delle commissioni
distrettuali relative all'esame di abilitazione all'esercizio
della professione forense.
"Benché, come si auspica, - continua Majolo - possa ben
consistere in una decisione interlocutoria, una sorta di 'atto
dovuto' che non blocchi l'esame, indipendentemente delle
concrete modalità di espletamento, c'è il fondato timore che non
siano state minimamente prese in considerazione le modalità
alternative di svolgimento, come più volte richiesto".
"Con una pandemia ancora in atto, con una crisi di Governo di
difficile composizione e, soprattutto, senza un piano vaccinale
concreto, dovuto anche ai ritardi della consegna e della
somministrazione dei vaccini, come si può pensare di riunire
migliaia di persone in un luogo chiuso, ancorché distanziati e
provvisti di tutti i dispositivi di protezione personale?"
conclude Majolo.
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