/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Calcioscommesse:Izzo, simulai infortunio per evitare combine

Calcioscommesse

Calcioscommesse:Izzo, simulai infortunio per evitare combine

Calciatore ascoltato al processo di Napoli su vicende del 2014

NAPOLI, 05 febbraio 2021, 09:58

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Ho simulato un infortunio per non essere coinvolto in una combine". Lo ha detto il calciatore del Torino e della Nazionale Armando Izzo rispondendo ieri, nel Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, alle domande del sostituto procuratore antimafia Maurizio De Marco nell'ambito del processo su scommesse calcistiche e camorra, come riferisce oggi il quotidiano Il Mattino.
    In occasione della partita Modena-Avellino (serie B, 17 marzo 2014), Izzo, calciatore in forza agli irpini, infatti, non scese in campo.
    Izzo parla anche del perché di quella scelta, di essere stato contattato, quando era a Secondigliano a casa della mamma, dal collega Luca Pini (come lui indagato in questo procedimento) che faceva anche il gioielliere, il quale gli doveva consegnare alcuni monili. Insieme con un altra persona i due si vedono in un ospedale dove però c'erano anche Umberto e Antonio Accurso, elementi di spicco della camorra di Secondigliano e parenti di Izzo, insieme con altre persone. Sentendo "puzza di bruciato" il calciatore riferisce di avere preso un taxi e di essere andato via dopo una sorta di approccio. Izzo, infine, ha anche ricordato di un altro approccio avvenuto diversi anni prima, quando era a Trieste, anche questo però andato a vuoto.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza