Un 'no' al Governo Draghi e leggi
che siano in favore di tutte quelle categorie di lavoratori che
a causa della pandemia sono ferme, senza percepire reddito, da
ormai quasi un anno. Oggi in piazza Plebiscito la manifestazione
promossa dalla CUB (Confederazione Unitaria di Base) a cui hanno
aderito lavoratori stagionali del turismo, di imprese di
pulizie, noleggiatori del trasporto, categorie "tagliate fuori
dal mondo".
"Siamo qui per dire no al Governo Draghi - ha detto Marcelo
Amendola, segretario nazionale CUB - perché riteniamo che la
scelta di costruire un Governo che mette d'accordo tutto il
panorama politico italiano sia solo la dimostrazione che quando
c'è il piatto ricco tutti si buttano per dividersi i soldi ma
dei lavoratori nessuno si interessa. Eppure - ha aggiunto -
tantissime categorie di lavoratori sono tagliati fuori: ogni
tanto qualcuno si sveglia e dà un bonus pensando di tenerli
calmi ma è un anno che questi lavoratori non hanno reddito e
saranno fuori dal mondo del lavoro anche per il prossimo anno.
Tutto questo è inaccettabile. Servono ammortizzatori sociali
seri, veri, degni e un reddito minimo garantito per tutti". Tra
le categorie scese in piazza a manifestare nella speranza che si
accendano i riflettori e che si trovino misure adeguate di
sostegno ci sono anche gli NCC.
"Siamo una categoria a rischio - sottolinea Roberto D'Angelo,
rappresentante del Comitato autonoleggiatori - siamo stati i
primi a fermarci e saremo gli ultimi a ripartire perchè senza
turismo non c'è mobilità e di conseguenza noi non lavoriamo.
Inoltre, fatta eccezione per le tre mensilità del bonus autonomi
da 600 euro e ulteriori 2mila euro erogati dalla Regione
Campania non abbiamo avuto altro perché siamo associati al
settore del trasporto ma di fatto gli NCC non hanno mai lavorato
perchè ci appoggiamo al turismo, fermo da marzo, da cui deriva
il 90 per cento del nostro fatturato".
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