Si è discusso degli squilibri che si registrano nell'informazione giudiziaria nel corso del webinar intitolato "Media e Processo, tra presunzione di innocenza e diritto di cronaca" svoltosi mercoledì scorso sulla piattaforma Cisco Webex del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli. All'incontro on-line, organizzato dalla Camera Penale, moderato dall'avvocato Marco Spena, componente dell'Osservatorio Media e Processo della Camera Penale, hanno preso parte, tra gli altri il presidente della Camera Penale, l'avvocato Marco Campora, che ha aperto l'incontro, e l'avvocato Maurizio Capozzo, responsabile dell'Osservatorio, Francesco Cananzi, giudice del Riesame del Tribunale di Napoli, Fabrizio Vanorio, sostituto procuratore della Repubblica di Napoli e Luciano Garofano presidente dell'Accademia Italiana Scienze Forensi.
Affrontato anche il tema della cosiddetta spettacolarizzazione dei processi e del risalto che viene dato alle fasi indagini preliminari delle indagini, di appannaggio della pubblica accusa, a scapito del momento processuale che vede sentenze emesse dopo anni dai fatti quando la notizia nella stragrande maggioranza dei casi finisce per non essere più tale.
Numerosi sono stati gli spunti di riflessione ed i suggerimenti emersi dal dibattito, tutti tendenti ad un richiamo al senso di responsabilità degli attori del processo, con un richiamo ai rispettivi codici deontologici. Ma ci sono state anche proposte operative, come la stesura di un protocollo condiviso per la gestione dei flussi informativi sulle vicende processuali, nell'ottica di un chiaro equilibrio tra accusa e difesa.
"L'Osservatorio media della Camera Penale di Napoli - è stato ribadito - continuerà a lavorare in questa direzione. Infine, si è discusso anche della professionalizzazione dell'informazione giudiziaria attraverso la individuazione di figure "ad hoc" nei Tribunali e nelle Procure in grado di svolgere il ruolo di interfaccia tra gli organismi giudiziari e i giornalisti.
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