Avrebbero obbligato vari titolari
di caseifici della penisola sorrentina a vendere in via
esclusiva i loro prodotti alle aziende riconducibili al clan dei
Casalesi, che li avrebbero poi distribuiti in regime di
monopolio nella stessa penisola sorrentina e nel Casertano, in
particolare ad Aversa e nei comuni limitrofi. E' l'accusa a
carico del 40enne Walter Schiavone, figlio del padrino dei
Casalesi Francesco "Sandokan" Schiavone, finito in carcere
nell'ambito di un'indagine della Dda di Napoli; Schiavone era in
una località protetta, per via della collaborazione del fratello
Nicola, quando i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta
sono andati a prelevarlo notificandogli l'ordinanza emessa dal
Gip di Napoli.
In cella sono finiti anche Antonio Bianco e Armando Diana,
coetanei e stretti collaboratori di Schiavone, anch'essi
accusati, come quest'ultimo, di associazione di stampo
camorristico. Il gip del tribunale di Napoli ha invece disposto
i domiciliari per Nicola Baldascino, 44 anni, e l'obbligo di
dimora nel comune di residenza per il 26enne Davide Natale.
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