Entro il 2023 la Campania sarà
in grado di poter chiudere il ciclo dei rifiuti. Lo ha detto
l'assessore all'Ambiente della Regione Campania, Fulvio
Bonavitacola, intervenendo in Consiglio regionale. Tra due anni,
a sentire l'assessore, la regione sarà completamente autonoma
nella gestione dei rifiuti, senza dover ricorrere sia
all'esportazione della spazzatura fuori dai confini regionali e
senza nessun altro termavalorizzatore, oltre a quello di Acerra
(Napoli). Al momento è stata realizzata una linea di trattamento
delle ecoballe nello Stir (tritovagliatore) della cittadina
napoletana, mentre è in realizzazione un apposito impianto
nell'area di un'ex centrale elettrica a Giugliano, sempre nel
Napoletano.
Sui risultati raggiunti e non noti, ha detto Bonovaitcola "è un
po' colpa nostra perché non li comunichiamo e un po' perché le
buone notizie non fanno notizia".
L'assessore all'Ambiente ha preso la parola per replicare alle
critiche mosse in aula dall'ex presidente della Giunta regionale
della Campania, Stefano Caldoro, sulla gestione del ciclo dei
rifiuti e della depurazione delle acque. "Se volete risolvere
che la colpa è sempre di chi stava prima fatelo ma si deve dire
la verità", aveva detto Caldoro.
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