La Fondazione Donnaregina per le
arti contemporanee inaugura la nuova stagione del Madre, il
museo d'arte contemporanea della Regione Campania. La riapertura
avviene sotto il segno di 'Utopia Distopia: il mito del
progresso partendo dal Sud' (fino all'8 novembre), prima
esposizione curata da Kathryn Weir, nominata Direttrice
artistica del Madre nel 2020. L' offerta artistica punta alla
valorizzazione del patrimonio del museo.
Il Cda è composto dalla Presidente Angela Tecce, dalla
Vicepresidente Maria Letizia Magaldi e da Achille Bonito Oliva.
Cinquantacinque gli artisti in mostra (trentatré campani) tra
italiani e non, alcuni hanno lavorato sul territorio per la
produzione delle loro opere, approfondendo temi di attualità.
Tra loro Francesco Arena, Betty Bee, Joseph Beuys, Monica
Biancardi, Bianco-Valente, Antonio Biasiucci, , Patty Chang e
David Kelley, Riccardo Dalisi, Rebecca Horn, Michele Iodice,
Mimmo Jodice, Kiluanji Kia Henda, Desirèe Klain e Matteo
Antonelli, Ibrahim Mahama, Raffaela Mariniello, Temitayo
Ogunbiyi, Catherine Opie, Giulio Paolini, Athena Papadopoulos,
Perino & Vele, Felice Pignataro, Justin Randolph Thompson,
Mathilde Rosier. Vengono indagate le pratiche contemporanee che
hanno risposto ai massicci cambiamenti sociali dell'ultimo mezzo
secolo: urbanizzazione, industrializzazione, creazione di nuove
periferie urbane, svuotamento delle campagne, lotte relative
alle libertà e alle restrizioni del corpo. Sei le sezioni:
Spazio Urbano, Spazio Rurale, Spazio Periferico, Spazio
Industriale, Spazio Extraterritoriale e Spazio del Corpo.
Sette le opere che entrano in collezione attraverso
acquisizioni e donazioni, tra loro l'iconica di Joseph Beuys
'Casa Orlandi' (1971), il museo celebra così anche la
ricorrenza del centenario della nascita dell'artista tedesco.
Per il Madre è una ripartenza dopo le chiusure dovute
all'emergenza sanitaria, al cui superamento il museo regionale
ha dato un significativo contributo ospitando un Covid Vaccine
Center.
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