L'ottava sezione penale della Corte
di Appello di Napoli ha rigettato l'istanza con la quale la
Federazione Russa ha chiesto l'estrazione del regista ucraino
Yevhen Lavrenchuk, arrestato il 17 dicembre scorso a Napoli. La
decisione dei giudici napoletani è stata presa in considerazione
degli "...attuali rapporti tra la federazione Russa e
l'Ucraina..." i quali "inducono a ritenere sussistente e
concreto il rischio che, in caso di estradizione, Lavrenchuk
Yevhen, che peraltro si è dichiarato oppositore politico del
presidente russo Putin, ... possa essere sottoposto ... a
trattamenti contrari ai diritti fondamentali della persona...".
"Siamo soddisfatti dell'esito - ha commentato l'avvocato
Alfonso Tatarano che ha difeso Yevhen Lavrenchuk insieme con
l'avvocato Roman Semenyuk - perché la Corte ha riconosciuto che
ci fosse il fondato dubbio che l'estradizione fosse stata
chiesta per ragioni politiche". "Sia la Procura Generale, sia
il ministro della Giustizia - ha concluso Tatarano - hanno
chiesto ai giudici che il regista non venisse estradato proprio
per il pericolo che fosse sottoposto a trattamenti persecutori
in considerazione della crisi internazionale tra i due Paesi".
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