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Teatro,musica e danza nelle Ville Vesuviane del XVIII secolo

Teatro,musica e danza nelle Ville Vesuviane del XVIII secolo

XXXIII edizione del Festival dal 2 al 25 settembre

NAPOLI, 13 luglio 2022, 16:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Teatro, danza, musica: torna il Festival delle Ville Vesuviane che sarà in programma dal 2 al 25 settembre nelle dimore del XVIII secolo. Il Festival, giunto alla sua trentatreesima dizione, è promosso dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane, presieduta da Gianluca Del Mastro, con il contributo della Regione Campania e del Ministero della Cultura.
    Direttore artistico è Giuseppe Dipasquale, regista e commediografo italiano e già direttore artistico del Must Musco Teatro di Catania e del teatro Stabile di Catania e attualmente direttore artistico del BarbablùFest, Morgantina. Pure stavolta il tema sarà "Progetto Settecento", un format ripristinato dal direttore artistico della scorsa edizione, Luca De Fusco, per valorizzare il patrimonio architettonico delle ville del Miglio d'Oro.
    "Anche quest'anno il Consiglio di Gestione della Fondazione Ente Ville Vesuviane ha voluto puntare sul progetto Settecento, un'idea ambiziosa che porta nelle nostre Ville spettacoli di altissimo livello per un pubblico sempre più ampio e variegato", ha detto oggi nella presentazione il presidente Del Mastro. "È un mezzo per raccontare la storia di questi luoghi, farne rivivere l'essenza e sorprendere lo spettatore unendo il fascino delle performance artistiche alla struggente bellezza delle Ville Vesuviane del XVIII secolo", ha aggiunto il direttore della Fondazione Roberto Chianese.
    Quattro saranno le prime assolute nazionali che debutteranno durante la kermesse: "La vita è un sogno" di Pedro Calderon de la Barca, con Mariano Rigillo, Angelo Tosto, Ruben Rigillo, Silvia Siravo per la regia di Giuseppe Dipasquale; Raffaello Converso in "L'Opera da marciapiede tra Kurt Viviani e Raffaele Weill" con elaborazioni ed orchestrazioni di Roberto De Simone; "Così è (se vi pare)" di Luigi Pirandello con Eros Pagni e la regia di Luca De Fusco; "Caro Pier Paolo" di Dacia Maraini con Anna Teresa Rossini.
   

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