Uno spillino sul dito, due gocce di
sangue, pochi minuti per conoscere se si ha o meno il vaiolo
delle scimmie. Il test nasce da uno studio del dottor Gaetano
Cardinale che, con il suo gruppo di ricercatori al Consorzio
Sannio Tech a Benevento, ha scoperto e sperimentato con successo
la nuova tecnica diagnostica per avere in breve tempo la
risposta sul paziente, se ha il vaiolo in quel momento ma anche
se lo ha avuto in passato e ora è guarito.
"La pandemia covid - spiega all'ANSA Cardinale - ci ha spinti
a considerare con grande attenzione eventuali nuove infezioni
che cominciano a circolare e in questo periodo stiamo lavorando
sul vaiolo delle scimmie, che sta avendo un'estensione sempre
maggiore. Ci siamo concentrati sullo sviluppo di un test rapido
che funziona dandoci la segnalazione degli anticorpi con
immonoglobuline G ed M. Due informazioni che spiegano la
presenza del vaiolo o il suo passaggio nel corpo". E che danno
subito il via alle cure: "In pochi minuti c'è la risposta -
spiega il ricercatore - ma resta comunque un test di uso
professionale, non un autotest come quelli sul covid. Il test
individua subito la presenza di una delle due classi di
immunoglobuline che indica la presenza della malattia: se hai la
G significa che hai avuto in passato il vaiolo delle scimmie,
con la M che hai la malattia in corso. C'è anche un lasso di
tempo in cui malattia si indebolisce, perde la carica virale e
quindi si riducono le immunoglobuline M e ci sono anche le G: se
un paziente ha un test con entrambe vuol dire che la malattia
c'è ma sta finendo".
Il gruppo di Cardinale ha studiato questo test per due mesi
per portarlo a termine e ora scatta la sperimentazione sul
campo, all'Ospedale Cotugno di Napoli, dove Alessandro Perrella
guida il team che si sta occupando del vaiolo delle scimmie:"Ora
da metà agosto - spiega Cardinale - partono al Cotugno le prove
sul campo che sono fondamentali per valutare le performance
cliniche, non quelle di laboratorio. Credo che in un mese e
mezzo finirà il percorso al Cotugno e potremo avere la
validazione del test dal ministero e la sua diffusione in
Italia".
Tempi rapidi, dunque, per un virus che si diffonde sempre di
più nelle ultime settimane.
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