Una due giorni dedicata alla
donazione di sangue si terrà a Gricignano d'Aversa, nel
Casertano, sabato e domenica 3 e 4 settembre. Ad organizzarla il
Comune e la Fondazione Italiana "Leonardo Giambrone" per la
Guarigione dalla Thalassemia, che raccoglie il grido d' aiuto di
tanti pazienti obbligati ad effettuare trasfusioni di sangue o
anche di plasma ogni paio di settimane, ma che vivono nel
terrore dell'esiguità delle scorte. Pazienti come Giuseppe
Sardo, talassemico di 42 anni, che vive una situazione simile a
quella di tanti anziani e bambini, curati al reparto
dell'ospedale Cardarelli di Napoli dove affluiscono pazienti di
Napoli e del suo hinterland, e dalle province di Caserta,
Avellino e parte di Salerno. Il problema è che i donatori non
sono tanti e il sangue scarseggia. "Noi talassemici - dice - e i
pazienti più gravi come gli oncologici, vediamo un futuro nero
visto che l'emergenza sangue, anno dopo anno, diventa sempre più
grave. Non c'è sensibilizzazione televisiva come per il Covid e
i vaccini. E la politica parla spesso di cose inutili".
Così Sardo e altri volontari stanno supportando da tempo il
lavoro di Angela Iacono, presidente della Fondazione Italiana
"Leonardo Giambrone", che ha sede a Castel Volturno; un lavoro
di sensibilizzazione verso le istituzioni che mira ad attivare
progetti per la raccolta di sangue, "ma purtroppo la maggioranza
delle istituzioni - dice Sardo - ci ignora". Il 42enne racconta
che il 18 luglio scorso "la Iacono riuscì ad organizzare una
raccolta sangue durante un'assemblea del Consiglio regionale
della Campania, e donarono soltanto 18 persone". La Fondazione
sta cercando anche di trovare aziende che sensibilizzino i
propri dipendenti a donare sangue in cambio di esami ematici
gratuiti. Sardo lancia quindi un appello. "Per noi - spiega - la
terapia trasfusionale è un salvavita, ma sfortunatamente non si
produce in fabbrica ma soltanto grazie al gran cuore e alla
coscienza di chi dona".
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