A un giovane studente disabile di
Napoli la scuola viene negata perchè manca un assistente
materiale che lo posso aiutare nell'espletamento dei propri
bisogni. Ci vorrebbe davvero poco - come spiega Toni Nocchetti,
presidente dell'associazione 'Tutti a scuola' che si occupa dei
diritti dei disabili - per risolvere il problema, incaricando un
collaboratore scolastico che abbia frequentato un corso ad hoc.
Invece lui va a scuola, resta in classe per poco tempo e poi è
costretto a tornare a casa.
E' una triste realtà quella nella quale si trovano il ragazzo
ed i suoi genitori. "La storia di Francesco - dice Nocchetti in
un video-denuncia dal titolo 'Scusami Francesco' - è semplice.
Ha poco meno di 16 anni ed una disabilità grave. La sua famiglia
lo ha adottato alla nascita prendendosi cura di lui come fanno
gli esseri umani degni di questo nome. Francesco, con tutte le
sue difficoltà frequenta" una scuola di Napoli solo "per qualche
ora al giorno ma torna a casa da scuola inzuppato di pipi. La
sua famiglia non ce la fa più e decide di ritirarlo dalla scuola
autodenunciandosi pubblicamente. Della storia di Francesco ne
parla qualche quotidiano, qualche tv e poi basta".
Come spiega Nocchetti, la designazione dell'assistente
spetterebbe, trattandosi di istituto superiore, al dirigente
scolastico e al direttore regionale.
Insomma, "Francesco diventa un piccolo insignificante
inconveniente capitato sulla scrivania di un dirigente
scolastico o nelle mail dei computer dell'ufficio scolastico
regionale della Campania Francesco diventa un piccolo incidente
di percorso , insignificante, invisibile e da rimuovere al più
presto". Nocchetti denuncia: "viviamo un tempo strano in un
mondo che dedica attenzioni maniacali al mal di schiena di un
giocatore di calcio , un tempo assurdo che vede nel solo 2022
spendere in Italia 140 miliardi di euro per le lotterie. 140
miliardi di euro gettati nella fogna culturale e morale del me
ne frego degli altri. Scusami Francesco e la sua famiglia ci
perdoni per quello che siamo diventati".
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