"Le prime avvisaglie della rivolta
di ieri nel carcere di Benevento si sono avute verso le 17:25.
Verso le 19:30 però è stata contenuta dalla Polizia
Penitenziaria con l'ausilio di Carabinieri, Polizia di Stato e
Guardia di Finanza intervenuti all'esterno delle mura del
carcere per il controllo della situazione". Lo riferisce, in una
nota, Orlando Scocca, FP CGIL Campania per la Polizia
Penitenziaria che fornisce ulteriori informazioni circa la
rivolta scoppiata ieri pomeriggio nel carcere di Benevento.
"La rivolta ha interessato la quarta Sezione dei detenuti comuni
- spiega il sindacalista - dove sono ristretti soprattutto
persone con problemi di tossicodipendenza (gli altri della
Sezione di 'Alta Sicurezza' non hanno partecipato) che hanno
preso possesso della Sezione lanciando i suppellettili nel
corridoio e danneggiando le celle. Il poco personale presente
nel turno pomeridiano, non ha consentito il contenimento
immediato del fenomeno. I motivi dell'inizio della violenza sono
da ricondurre a molteplici fattori: carenza di assistenza
sanitaria, mancate perquisizioni per contenere il consumo di
alcol all'interno del carcere, mancata riorganizzazione del
lavoro da parte di un Direttore che rinvia il confronto con i
Sindacati, carenza di personale di Polizia Penitenziaria".
"Per fortuna, - dice Scocca - non risultano feriti né tra i
poliziotti né tra le persone ristrette grazie soprattutto alla
professionalità degli Agenti intervenuti che sono stati
richiamati in servizio da casa e dai servizi di Traduzione
rientranti dai servizi esterni".
Scocca conferma che erano state allertate anche altre Forze di
Polizia le quali sono intervenute con pattuglie dei Carabinieri,
della Polizia di Stato e poco dopo della Guardia di Finanza le
quali, tutte insieme, hanno garantito il controllo esterno del
penitenziario beneventano senza intervenire all'interno.
Il sindacalista punta il dito sulle carenze: "Il personale del
Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio su tre turni nel
carcere di Benevento, ad oggi, è di 236 unità delle quali però
14, sono impiegate nel Nucleo Provinciale Traduzioni e
Piantonamenti. Mancano all'appello almeno altri 40 Agenti così
come previsto da Decreto, soprattutto personale maschile, mentre
il DAP continua ad inviare a Benevento personale femminile che
non presenta carenze".
"Inoltre - aggiunge - non possiamo fare a meno di rappresentare
che ormai è da più di un anno che cerchiamo di concludere i
lavori che riguardano il protocollo d'Intesa locale per
l'organizzazione del lavoro, ma il direttore continua a rinviare
gli incontri già fissati dallo stesso con le organizzazioni
sindacali, tant'è che anche l'ultima convocazione di dicembre, è
stata rinviata a gennaio a data da destinarsi. Della situazione
è stato sempre informato il Provveditore Regionale, la Dott.ssa
Lucia Castellano che non è mai intervenuta per evitare questi
rinvii".
Per Mirko Manna FP CGIL Nazionale per Polizia Penitenziaria: "La
situazione è in gravi condizioni in parecchie carceri. L'attuale
Governo sembra non essere ancora in grado di comprendere
realmente le condizioni in cui versa l'amministrazione
penitenziaria. Fino ad ora, oltre alle roboanti affermazioni in
campagna elettorale e sull'euforia della vittoria alle elezioni,
sono arrivati solo ulteriori tagli dalla Legge Finanziaria".
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