(ANSA) - NAPOLI, 28 GEN - "Il buonismo normativo nei
confronti dei minorenni che delinquono è contrario all'interesse
del minore (che non si renderà conto del disvalore sociale della
sua condotta) ed è decisamente criminogeno in quanto induce la
criminalità organizzata ad utilizzare sempre più i minorenni per
ogni tipo di reato". La relazione del procuratore generale di
Napoli Luigi Riello dedica un capitolo importante al fenomeno
della criminalità minorile.
Sul banco degli imputati la scuola, la famiglia, le leggi e
anche i videogame che inneggiano alla violenza. E un'attenzione
al ruolo sempre più da protagonista delle giovani donne
all'interno delle baby gang.
"La violenza come modo per affermarsi - ha sottolineato
Riello - ha invaso il mondo giovanile: c'è un agito violento di
ragazzi e ragazze le quali, non di rado, stanno entrando in
terreni dove il machismo tipico del genere maschile viene
assunto nelle maniere più deteriori. Ormai - ha sottolineato
Riello - nello stile di condotta di molte ragazzine si riproduce
l'atteggiamento tipico del maschilismo più retrivo". Riello ha
ricordato infine l'episodio choc accaduto lo scorso settembre a
Giugliano (Napoli) con un tredicenne indotto a togliersi la vita
da una banda di baby bulli. (ANSA).