(ANSA) - NAPOLI, 24 FEB - Contesta un danno erariale da 1,2
milioni di euro, la Corte dei Conti della Campania che ha
chiesto al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia
di Finanza di Napoli di notificare un invito a dedurre dei
magistrati contabili a 22 persone, tra le quali amministratori e
dirigenti protempore del Comune di Cava de' Tirreni (Salerno).
Le convocazioni per riferire ai magistrati contabili riguardano
il sindaco pro tempore, il vice sindaco pro tempore, nonché di
16 amministratori e 4 dirigenti pro tempore del Comune
salernitano.
Le indagini dei finanzieri si sono concentrate sull'acquisto,
avvenuto nel corso del 2010, dell'area industriale denominata
"ex COFIMA".
Dagli accertamenti è emerso che il compendio immobiliare è stato
rilevato da una procedura fallimentare al prezzo di 4.644.000 di
euro, denaro ottenuto attraverso un mutuo bancario pluriennale
stipulato con un soggetto privato, anziché con la Cassa Depositi
e Prestiti che offriva condizioni più favorevoli e agevolate.
L'operazione è stata proposta, avallata e deliberata nell'arco
di soli sei giorni (tra il 5 e 11 ottobre 2010), senza alcuna
previsione programmatica di spesa, senza individuare una chiara
finalità pubblica cui destinare il bene e senza acquisire i
previsti pareri tecnici che avrebbero potuto evidenziare i
numerosi abusi edilizi presenti.
Il complesso immobiliare non solo non è stato mai utilizzato ma,
a partire da ottobre 2021, è stato posto in vendita dal Comune
mediante asta pubblica, andato allo stato deserta. La Procura
Contabile ha ascritto in capo ai pubblici amministratori che
hanno avallato e deliberato l'acquisto del bene un danno alle
pubbliche finanze quantificato, sino a dicembre 2022, in
1.230.501,22 euro, pari agli interessi passivi scaduti e pagati
sui ratei di mutuo non ancora prescritti. (ANSA).
Danno erariale da 1,2 milioni nel Salernitano
La Finanza notifica 22 'inviti a dedurre' della Corte dei Conti
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