Omicidio volontario: è
l'ipotesi alla base del fascicolo d'inchiesta aperto dalla
Procura di Torre Annunziata (Napoli) in merito al ritrovamento
in mare di ieri pomeriggio di un cadavere di un uomo dai tratti
europei, dall'apparente età di 35-40 anni. E' quanto contenuto
nel fascicolo di cui è titolare il pubblico ministero Giuliano
Schippi.
Il cadavere è stato avvistato ieri pomeriggio da un
pescatore, che ha immediatamente allertato le forze dell'ordine.
Quando il corpo è stato ripescato, è stato notato che al collo
aveva una corda, alla cui estremità sarebbe stato fissato un
grosso masso nel tentativo, non riuscito, di farlo inabissare o
quantomeno di simulare - è la tesi degli inquirenti - un
suicidio.
Dai rilievi effettuati dal medico incaricato, Antonio
Sorrentino, sarebbero invece emerse ferite alla testa e alle
braccia non compatibili con tale ipotesi ma più con una
colluttazione, anche se elementi più chiari dovrebbero venire
fuori dall'autopsia, che sarà eseguita una volta che si sarà
risaliti all'identità dell'uomo, sul cui polso è stato
individuato un tatuaggio composto da due lettere (due M). Stando
a quanto accertato dai primi rilievi effettuati sul posto subito
dopo il ritrovamento, tra la morte e il ritrovamento del corpo
senza vita sarebbero trascorse non più di 24 ore.
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