(ANSA) - ERCOLANO (NAPOLI), 14 MAR - Massima attenzione
all'uso dei social e ai pericoli della rete. Ma, soprattutto, la
necessità di un confronto in primis con i genitori che spesso
non colgono segnali di sofferenza. Se ne è discusso a Ercolano
(Napoli) in un incontro del progetto 'A scuola di sicurezza,
legalità, giustizia, ambiente' (coordinatrice e promotrice Eva
Gable) che fino a venerdì 17 marzo chiama a raccolta alunni
dell'Istituto Comprensivo 1° Rodinò e di altre scuole del
territorio. "Chi è vittima o potenzialmente vittima di
cyberbullismo deve ascoltare consigli di chi ha più esperienza
di voi: insegnanti, genitori e anche la Polizia perché sappiate
che noi siamo sempre disponibili ad aiutare chi si sente in
pericolo e, se volete, potete utilizzare anche l' app YouPol" ha
detto Massimiliano Mormone vice questore aggiunto della Polizia
Postale di Napoli. "Non fidatevi di sconosciuti qualora
dovessero chiedere amicizia perché pc o social sono una
maschera: non sapete chi ci sta dall'altro lato". Concetto
ribadito da Emilia Galante Sorrentino, sostituto procuratore
presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli "Una delle
attività che faccio molto volentieri è parlare agli studenti,
anche se dico che bisognerebbe parlare ai genitori perché molto
spesso siamo noi genitori che abbiamo bisogno di imparare a
conoscere gli strumenti per affrontare i pericoli che il web ci
riserva". Rivolgendosi agli alunni "Usate il web, ma fatelo con
originalità sfruttando le vostre potenzialità, sogni e capacità
e abilità. E fatelo nel rispetto degli altri".
Velio Scarane, dirigente scolastico dell'I.C. Rodinò, ha detto:
"I genitori in primo luogo dovrebbero essere coinvolti in questi
incontri, in un faccia a faccia perché spesso non ne conoscono i
rischi". Pasquale Incoronato sacerdote e presidente della
Locanda di Emmaus, ha evidenziato:" Spesso noi adulti parliamo
male con i più piccoli o non sappiamo farlo". All'incontro,
introdotto dai saluti dell'assessore comunale Carmela Saulino, è
intervenuto Nicola Perna presidente dell'associazione Carlo La
Catena che ha ricordato il sacrificio di Carlo, vigile del fuoco
che trovò la morte nella strage di via Palestro a Milano nel
luglio 1993. (ANSA)