(ANSA) - NAPOLI, 26 APR - La Procura di Napoli ha concluso le
indagini sulla morte di Luigi Perrone, il detenuto di 56 anni
deceduto il 18 settembre 2022 a causa di un infarto in una cella
del reparto Livorno del carcere napoletano di Poggioreale. Il
sostituto procuratore Francesca Falconi ha inviato un avviso di
chiusura indagine ai due medici del carcere che erano in
servizio il 17 e il 18 settembre di quell'anno, contestando a
entrambi l'omicidio colposo.
Secondo quanto emerso dalla consulenza, redatta dai tre
consulenti nominati dagli inquirenti, i due medici non si
sarebbero accorti che Perrone aveva un infarto in corso, sebbene
ne stesse manifestando tutti i sintomi.
I due medici, la notte tra il 17 e il 18 settembre e la
giornata del 18 settembre si limitarono a somministrare al
detenuto dei farmaci per tenere sotto controllo vomito e nausea,
e poi anche degli antiinfiammatori mentre sarebbero bastati un
elettrocardiogramma e un prelievo enzimatico (mai praticati) per
capire che invece si trattava di infarto. La famiglia della
vittima, difesa dall'avvocato Domenico De Rosa, ha sempre
sostenuto che la morte era da addebitare all'imperizia dei
medici (entrambi difesi dall'avvocato Biagio Cipolletta).
(ANSA).
Detenuto morto d'infarto a Poggioreale, due medici indagati
La Procura di Napoli contesta ad entrambi l'omicidio colposo
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