(ANSA) - AVELLINO, 18 MAG - Resta alta la tensione nel
carcere di Avellino dopo la rivolta dei detenuti che ieri
pomeriggio, per alcune ore, si sono asserragliati all'interno
della sezione dopo aver distrutto arredi e suppellettili dentro
e fuori le celle riservati ai reclusi per reati comuni.
Stamattina ennesimo episodio di violenza, denunciato dal
segretario regionale della Fp Cgil, Orlando Scocca. Un detenuto
ha colpito con una testata un agente di Polizia penitenziaria
fratturandogli il naso. Il poliziotto è stato trasferito in
ospedale ad Avellino. Sui fatti di ieri, il Procuratore capo di
Avellino, Domenico Airoma, ha aperto un'inchiesta mentre, già
nella tarda serata di ieri, quattro detenuti dei cinquanta che
sono stati protagonisti della protesta, ritenuti gli
organizzatori, sono stati trasferiti in penitenziari fuori dalla
regione Campania. Dopo il segretario nazionale del Sappe, Donato
Capece, anche la Fp Cgil critica, senza fare il nome, le
dichiarazioni del Garante regionale delle persone detenute,
Samuele Ciambriello.
"Qualcuno ha tentato di sminuire -dice Orlando Scocca- ciò che
è avvenuto nel carcere di Avellino ad una banale protesta.
L'ennesima aggressione di stamattina conferma invece l'estremo
stato di tensione che c'è nel carcere avellinese".
Il segretario nazionale dello stesso sindacato, Mirko Manna,
chiede che il capo del Dap, Giovanni Russo "si rechi subito ad
Avellino e fornisca ai sindacati i dati delle aggressioni dei
detenuti agli agenti della Polizia penitenziaria". (ANSA).
Carceri: Avellino, dopo la rivolta nuova aggressione
Aperta inchiesta, alcuni reclusi trasferiti
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