(ANSA) - CASERTA, 01 GIU - Lo scorso 28 aprile accoltellò un
17enne dopo averlo inseguito con altri adolescenti per le strade
di Lusciano, nel Casertano. Con quest'accusa un ragazzo che al
momento del fatto era minorenne e nel frattempo, a maggio, ha
raggiunto la maggiore età, è stato prelevato a casa sua dalla
Polizia di Stato che ha eseguito nei suoi confronti la misura
cautelare del "collocamento in comunità" emessa dal Gip del
tribunale per i minorenni di Napoli per il reato di tentato
omicidio aggravato dai futili motivi.
I poliziotti del Commissariato di Aversa erano intervenuti il
28 aprile in ospedale, dove il 17enne era stato portato
d'urgenza con coltellate all'addome; avevano quindi avviato le
indagini, scoprendo tramite numerosi testimoni che la vittima
era stata inseguita da un gruppo di giovani, uno dei quali aveva
estratto il coltello e lo aveva colpito. Il presunto
responsabile è stato rintracciato tramite il padre e invitato al
Commissariato, dove però ha fornito una versione ritenuta poco
convincente, in cui raccontava che l'accoltellamento era
avvenuto per cause accidentali, e che il coltello lo aveva
estratto la vittima, che poi lo aveva perso tanto che lui lo
aveva raccolto a terra ma durante la concitazione il 17enne vi
era finito contro ferendosi. Ma dagli accertamenti medico-legali
effettuati, è emerso che i colpi alla vittima erano stati
inferti con forza ed una violenza incompatibili con l'evento
accidentale e che la lama, di almeno 10 cm, aveva trapassato il
fegato e solo per un caso fortuito non aveva causato lesioni ad
altri organi vitali e che il 17enne aveva corso un grave
pericolo tanto da essere condotto d'urgenza in sala operatoria.
Tali elementi hanno convinto la Polizia e la Procura per i
minori a chiedere la misura del collocamento in comunità, che il
Gip ha disposto.
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