(ANSA) - NAPOLI, 01 GIU - "Le condizioni di lavoro mi sembra
che impongano una riflessione seria sul servizio sanitario
nazionale e sulla pratica ospedaliera gestita da privati" Lo ha
detto monsignor Mario Enrico Delpini, arcivescovo di Milano e
presidente dell' Istituto Toniolo, in un passaggio del suo
intervento in collegamento video al convegno 'La relazione di
cura sull' esempio di San Giuseppe Moscati' a Napoli. "Se
l'accentuazione va sul profitto, su quanto rende un ospedale e
quindi l'esercizio della professione medica e infermieristica e'
funzionale al maggior reddito possibile, vediamo una riduzione
della possibilità di relazione. Talvolta quindi il sistema per
funzionare sembra ostacolare la relazione di cura come relazione
personale". Da qui il richiamo a Giuseppe Moscati che "con la
sua competenza scientifica e spiritualita' profonda", con la
capacita' di "andare a cercare i malati" ha tenuto il paziente
al centro dell'attenzione.
Nel suo intervento Delpini ha sottolineato tre aspetti: ''la
formazione del personale'' ovvero "chi si dedica alla formazione
del personale sanitario in generale, e' opportuno che sia in
grado di formare persone e non solo macchine da lavoro o
scienziati specializzati nella loro disciplina".
Un secondo aspetto e' la formazione scientifica' che e'
'irrinunciabile' perché il paziente possa avere fiducia e chi
esercita la professione possa utilizzare quello che e'
desiderabile per ottenere la guarigione del malato e il sollievo
dal dolore"
Altro tema è "la formazione personale", oltre a quella
scientifica e "cioe' quali condizioni di lavoro sono necessarie
per poter vivere continuamente una relazione di cura come una
relazione interpersonale e non solo come la prestazione di un
servizio come ad esempio aggiustare una macchina che si è
rotta".
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