"E' incredibile, è difficile
gestire tutta questa passione, ma i tifosi sono generosi perciò
bisogna lasciargli esprimere i loro sentimenti. C'è emozione, e
diventa difficile essere al loro livello, dobbiamo restituire
quello che loro ti danno, ma dare tutto questo amore che ricevi
diventa impossibile". Lo ha detto a Dazn Luciano Spalletti, il
tecnico del Napoli alla sua ultima panchina azzurra, al termine
del campionato vinto.
"Io devo essere fedele - ha detto - a me stesso, la mia è una
decisione ragionata, faccio 10 metri dietro e vado in tribuna a
vederli, anche da casa farò sempre il tifo per loro. Non gufo!
Certo ci saranno passaggi difficili: quando vedremo la squadra
partire, andare in ritiro, sapere che dovevo essere lì con loro
con la valigia, un po' di emozione ci sarà. Consigli al prossimo
allenatore? E' difficile perchè ognuno ha il suo modo di
allenare, ma dovendo dare un consiglio, direi di fidarsi di
questi ragazzi perchè hanno qualità umana e calcistica, ogni
tanto facciano anche da soli a far scorrere la palla perché sarà
un bel vedere".
Spalletti parla anche del tatuaggio con il simbolo del Napoli
e lo scudetto con il numero 3 che si è fatto sul braccio: "L'ho
fatto qui - dice - per vederlo quando voglio, sarà la mia
bellissima cicatrice".
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