"Mi emoziona tantissimo vedere quel
dipinto, è un sogno ad occhi aperti. Ha una forma circolare, mi
viene d'istinto chiamare quel piatto 'pizza'". Gino Sorbillo
racconta all'ANSA la sua reazione alla vista dell'affresco
emerso dai nuovi scavi a Pompei dove si scorge una antenata del
piatto iconico di Napoli. "Ovviamente - precisa Sorbillo, dalla
sua pizzeria ai Tribunali - la pizza come la conosciamo noi ha
una connotazione diversa. All'epoca non c'era il pomodoro, non
c'era la mozzarella, ma di sicuro è un'arcaica forma che
dimostra quanto questo composto affondi le radici dalle nostre
parti, per diventare nei secoli successivi la pizza napoletana
che noi conosciamo".
"L'antenata della nostra pizza, così come appare nel dipinto
pompeiano - aggiunge Errico Porzio, titolare dell'omonima
pizzeria sul Lungomare - era evidentemente una pietanza già
tenuta in alta considerazione, dal momento che era posizionata
in un piatto d'argento, accompagnata dalla frutta. La nostra è
soltanto un'evoluzione di un piatto che risale a duemila anni fa
e che ha radici molto profonde".
Per Enzo Coccia, della pizzeria 'La notizia', "è improprio
chiamarla pizza, è piuttosto una focaccia, che in latino
significa cotta al fuoco o sotto cenere. Duemila anni fa avevamo
la 'picea', la 'pitta' e la 'focacius', qualcosa di rotondo,
cotto in un forno a legna, ma non possiamo chiamarla pizza. Quel
termine risale al 900, quando in una chiesa di Gaeta una persona
aveva preso in fitto un mulino e doveva dare al proprietario 12
pizzas".
"Certamente non poteva essere 'a metro' - esclama Raimondo
Cinque, capo pizzaiolo di Gigino Università della pizza di Vico
Equense - tante volte nella mia vita, pensando alla nostra pizza
a metro, che di per sé rappresenta un particolare tipo di
impasto, forma e condimento, ho immaginato di andare indietro
nel tempo e camminare nell'antica Pompei raccontata da Plinio il
Vecchio, per tentare di raggiungere l'origine della pizza e
capire quale fosse la sua forma primordiale. E questa immagine
rinvenuta oggi mi sorprende non già per la presenza di una pizza
ma perché i suoi tratti vanno ben oltre la già nota placenta di
venti secoli fa".
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