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'Stop a festival Cina dove si mangiano i cani', corteo a Napoli

'Stop a festival Cina dove si mangiano i cani', corteo a Napoli

Movimento Meta, mai più animali vivi in pentole bollenti

NAPOLI, 29 giugno 2023, 19:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Dal 21 al 30 giugno a Yulin in Cina si tiene il festival della carne di cane, ogni giorno migliaia di cani e gatti vengono uccisi nell'acqua bollente per mangiarli". Così Stefania Caiafa, presidente del Meta (Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente) di Milano spiega il senso della manifestazione svolta a Napoli per chiedere lo stop della rassegna che si tiene da sei anni in Cina.
    "Vogliamo che non accada mai più - spIega - che migliaia di cani e gatti vengano squagliati bolliti e prima ancora massacrati di botte. Ho deciso oggi di manifestare qui a Napoli perché so che la città è piena di cani e gatti che sono amati e trattati con grande attenzione dai partenopei. Per questo ho deciso di sensibilizzare Napoli su questo che accade in Cina nella città di Yulin". Il corteo degli animalisti è iniziato in Piazza Garibaldi con striscioni che protestano contro la rassegna cinese e mostrano anche foto di cani uccisi e senza pelo prima di essere mangiati.
    "Nel periodo di avvicinamento al festival - spiega Caiafa - sappiamo che migliaia di cani vengono anche rapiti da case private per diventare cibo. In Cina ci sono tanti attivisti che protestano e anche noi siamo in prima linea a chiedere di fermare questa rassegna. In questi anni abbiamo anche provato a contattare l'ambasciata cinese con petizioni e richieste di fermare la rassegna ma non abbiamo mai avuto una risposta".
    L'attivista sottolinea infine come in Cina venga usata pelliccia di cani per oggetti venduti anche in Italia: "Ci sono tanti negozi asiatici in Europa - spiega - dove si vendono capi con inserti del pelo di cane e di gatto, o piccole pellicce di cane, tutto vietato in Italia. Andiamo sempre nei negozi a controllare le etichette e spesso chiamiamo la polizia. Lo scorso anno un negozio a Milano è stato chiuso per questo".
   
   

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