Il ventenne fermato per l'omicidio
di Giuseppe Turco ha confessato ai carabinieri di Casal di
Principe di averlo colpito in una lite a causa di una ragazza
contesa, che in passato era stata legata sentimentalmente alla
vittima e che ora sembra avesse una relazione con lui.
Il giovane reo confesso - di origini marocchine, idraulico,
residente a Casal di Principe - ha raccontato che ci sarebbe
stata una rissa, nella quale sono rimaste coinvolte più persone,
e che, per difendersi, ha estratto il coltello con il quale ha
colpito Turco. A provocare la lite sarebbe stato l'arrivo della
ragazza all'esterno di un bar di piazza Villa, a Casal di
Principe, dove c'erano sia l'aggressore che la vittima. La lite
finita in omicidio è stata preceduta da un alterco verbale.
Subito dopo il fatto il ventenne è fuggito ma è stato subito
rintracciato grazie alle testimonianze dagli amici della
vittima, i quali hanno riferito che già in passato i due si
erano scontrati sui social per lo stesso motivo. Il luogo dove è
avvenuto il delitto è controllato da alcuni sistemi di
videosorveglianza le cui immagini però non hanno dato un
contributo rilevante agli inquirenti.
Giuseppe Turco avrebbe compiuto 18 anni il prossimo ottobre.
E' stato ucciso da diverse coltellate (almeno otto). Il ventenne
fermato è accusato di omicidio volontario. Qualche anno fa era
stato sorpreso con un'arma da fuoco, sempre dai carabinieri,
davanti a un negozio e per questo era stato denunciato per porto
d'arma da sparo abusivo in luogo pubblico. La vittima era invece
incensurata.
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