297 beni nell'area metropolitana
di Napoli, circa 80 nella città di Napoli, circa 120 nel comune
di Marano e altri ancora a Mugnano, Giugliano e in altri comuni
dell'hinterland. Sono i numeri riferiti dal prefetto di Napoli,
Claudio Palomba, di beni confiscati alla criminalità che oggi
sono stati portati all'attenzione delle amministrazioni locali
campane nel corso della conferenza di servizi promossa
dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione
dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità che si è
svolta nella sede della Prefettura di Napoli. "Da parte dei
Comuni - ha affermato il prefetto - c'è stata una quasi totale
disponibilità all'acquisizione e alla destinazione per fini
sociali e in alcuni casi anche a fini di lucro la cui
destinazione economica tuttavia va sempre a fini sociali". Il
prefetto ha riportato che sono stati "pochissimi" i casi in cui
da parte degli enti locali non c'è stata disponibilità
all'acquisizione anche in virtù ad esempio di beni con abusi
insanabili per cui l'amministrazione ha difficoltà e non ha
interesse all'acquisizione.
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