Inizieranno il prossimo 5 luglio
gli accertamenti tecnici irripetibili su un altro computer
rinvenuto di recente nell'abitazione di via Novella a Senago,
nel Milanese, dove lo scorso 27 maggio Alessandro Impagnatiello
ha ucciso con almeno 37 coltellate la compagna Giulia Tramontano
incinta di 7 mesi.
Le analisi sul nuovo pc, che da quanto è stato riferito,
"potrebbe essere guasto e vecchio, e che è stato trovato assieme
ad altri telefoni" fuori uso, saranno effettuate presso la sede
della Sesta sezione 'Indagini telematiche' dei carabinieri di
Milano alla presenza anche del legale della famiglia di Giulia,
l'avvocato Giovanni Cacciapuoti: l'obiettivo è rintracciare
elementi utili a ricostruire la precisa dinamica del delitto.
Uno degli aspetti al vaglio degli inquirenti, che potrebbe
confermare l'aggravante della premeditazione esclusa dal gip
insieme a quella della crudeltà nella misura cautelare, riguarda
proprio le ricerche online che il barman 30enne ha fatto nei
giorni precedenti all'omicidio. Ad esempio, quella sul veleno
per topi.
Sempre il 5 luglio presso la clinica Mangiagalli verranno
effettuate le indagini istopatologiche sul feto e la placenta e
due giorni dopo è previsto un accertamento tecnico su dei pezzi
di nastro adesivo.
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