Colpa del caldo se il mare di
Napoli ha assunto uno strano colore verde: le analisi di
laboratorio, svolte dall'Arpa Campania a seguito dei prelievi
effettuati ieri nelle acque del Golfo di Napoli, hanno
confermato la presenza di una fioritura fitoplanctonica di una
microalga non tossica, appartenente al phylum Chlorophyta,
classe Prasinophyceae. La colorazione verde dell'acqua di mare,
nei siti dei prelievi, appare riconducibile a tale fioritura.
I sopralluoghi - si spiega in una nota - per meglio
comprendere il fenomeno della colorazione anomala delle acque
del Golfo di Napoli, osservato in questi giorni in particolare
da domenica 9 luglio, proseguono anche oggi in aggiunta alle
attività di monitoraggio marino-costiero già calendarizzate.
I dati direttamente rilevati a mare finora disponibili
evidenziano in modo uniforme nell'intera area indagata valori
particolarmente elevati dei parametri temperatura dell'acqua
(superiore a 28 gradi) e clorofilla (con concentrazioni di
diversi milligrammi metro cubo) nei primi strati superficiali
delle acque marine, confermando - insieme ai primi dati
analitici di laboratorio sulla presenza di fitoplancton - come
causa dell'intorbidimento e dell'intensa colorazione atipica la
presenza anomala di clorofilla, legata all'incremento della
temperatura dell'aria e all'intensità della radiazione solare,
effetto del regime di alta pressione di origine africana che
ostacola il normale idrodinamismo e ricambio delle acque del
Golfo impedendone il rimescolamento.
Le mappe elaborate dai servizi Copernicus dell'Unione europea
d'altronde confermano la presenza anomala di clorofilla nel
Golfo di Napoli con un marcato incremento sabato 8 e domenica 9
luglio.
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