Valorizzare nuove forme di
linguaggi per narrare la realtà attraverso film provenienti da
tutto il mondo: con questo obiettivo torna la sedicesima
edizione del Faito Doc Festival dal 18 al 25 luglio sull'omonimo
monte a 1200 metri sul mare di Vico Equense, in Penisola
Sorrentina, diretto da Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti.
Tema di questa edizione è la diversità. Sono previste, fanno
sapere gli organizzatori, proiezioni in mezzo alla natura, in
una Casa del cinema all'interno di una tendostruttura tra alberi
secolari, di 49 documentari provenienti da 20 Paesi. Tre le
sezioni competitive tra lungometraggi, cortometraggi e opere
dalle scuole di cinema. E poi eventi speciali tra cui una
retrospettiva a cura di Faito giovani e Faito Scuole e
l'incontro con cineasti pluripremiati per la selezione "Doc
Now!". Tra i temi c'è la sostenibilità ambientale, con opere
che aprono gli occhi sui danni dell'inquinamento e la necessità
di attuare una economia circolare. Sono previsti incontri con
diversi specialisti.
I documentari verranno valutati dalla giuria internazionale
composta da Firouzeh Khosrovani (Iran), regista e vincitrice
della nostra scorsa edizione con Radiograph of a Family; Daniele
Alet (Francia), regista; Antonio Borrelli (Italia), regista e
programmatore; Atilio Caballero (Cuba), autore e regista
teatrale; Chiara Marotta (Italia), regista vincitrice del Torino
Film Festival; Marta Zoe Poretti (Italia), giornalista. La
"Giuria dei professionisti" verrà affiancata dalla "Giuria
Internazionale dei Giovani", dalla "Giuria il Camino", dalla
"Giuria della CPS" e dalla "Giuria del Faito Doc Camp". "Con una
esperienza di 16 anni il Faito Doc prosegue il suo cammino
grazie alla passione e all'empatia, seguendo i cambiamenti
culturali, sociali ed economici del territorio. In questa
edizione avremo accurata selezione di 50 film documentari
provenienti da tutto il mondo e che verranno proiettati nella
'Casa del Cinema', sul Monte Faito, con una moltitudine di
ospiti internazionali tra giurie, registi e artisti, mentori del
pitching, staff, rappresentati da 18 nazionalità diverse,
immersi nella natura e nella cultura sotto il segno del tema
'Diversità'" spiegano i direttori artistici.
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