I napoletani ma soprattutto i tantissimi turisti che ormai da anni scelgono Napoli potranno tornare ad ammirare un luogo unico al mondo ricco di storia, di fascino, di spiritualità e di leggende: il cimitero delle Fontanelle.
La riapertura è stimata per l'inizio del 2024, ma forse potrebbe esserci un prologo durante le festività natalizie del 2023.
A gestire la 'nuova vita' del cimitero delle Fontanelle saranno i ragazzi della cooperativa La Paranza, vincitori dell'avviso pubblico promosso dal Comune che ha visto la partecipazione di tre soggetti.
Scopo del programma sperimentale di valorizzazione, gestione e promozione del sito, avviato dall'amministrazione, è incrementarne la conoscenza e la fruizione attraverso la partecipazione attiva del privato sociale operante in ambito culturale e rafforzarne il processo di valorizzazione coinvolgendo le persone e la comunità di patrimonio. Un progetto che tuttavia preserverà il cimitero come luogo di culto, motivo per cui l'accesso sarà gratuito per tutti i residenti della III Municipalità, mentre tutti gli altri dovranno pagare un biglietto di massimo 10 euro, con eccezioni per alcune fasce d'età. Il contributo sarà utilizzato per la conservazione e la manutenzione del sito. Alla presentazione hanno partecipato il sindaco Gaetano Manfredi e l'arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia.
"E' per noi una giornata felicissima - ha detto Susy Galeone, socia della cooperativa La Paranza - finalmente insieme al Comune restituiamo al rione e alla città il cimitero delle Fontanelle. La nostra è una proposta di comunità e lo faremo insieme a tutte le altre associazioni del territorio che da anni si occupano di valorizzazione, di riscatto. Teniamo molto a garantire il culto di questo luogo, così come la nostra storia di gestione delle Catacombe di Napoli dimostra, perché fa parte dell'eredità culturale di Napoli e faremo di tutto in sinergia con la Chiesa di Napoli e con la parrocchia adiacente per garantirlo". Al progetto infatti hanno collaborato anche la Fondazione Con il Sud, la Fondazione di Comunità San Gennaro e l'Altra Napoli, attori da anni impegnati nel recupero del rione Sanità.
Per il recupero e la riqualificazione del sito è stato necessario un mix di risorse pubbliche e private. Già sono stati realizzati interventi di messa in sicurezza finanziati dal Comune per un valore di 200mila euro che hanno riguardato: sicurezza idrogeologica, adeguamento edile, impiantistico e di videosorveglianza, il rifacimento dell'impianto elettrico, la sostituzione dei corpi illuminanti con apparecchi a led e a bassa tensione, la realizzazione della segnaletica d'emergenza e dotazione antincendio, il ripristino dell'apparecchio per l'accessibilità dei diversamente abili. Risorse pubbliche a cui si aggiungono le risorse private. "La scelta del Comune è stata importante e la dobbiamo vivere come un momento di partecipazione - ha affermato Pasquale Calemme, presidente della Fondazione - noi siamo impegnati ad essere l'ente che raccoglie i fondi per poter permettere, insieme al finanziamento pubblico, la riqualificazione piena del sito insieme anche al progetto di riqualificazione delle piazze che dalla stazione di Materdei conducono alle Fontanelle così che un bene culturale diventa anche possibilità di riqualificazione del territorio. E' un bene che dunque diventa culturale, sociale e ambientale". I costi per la realizzazione delle quattro piazze lungo il percorso sono di 120mila euro di cui 60mila già raccolti dalla Fondazione di Comunità San Gennaro. A La Paranza, oltre la gestione del sito e la manutenzione ordinaria, competeranno i lavori per la riqualificazione dei servizi igienici e di guardiania e gli interventi necessari ad incrementare il livello di sicurezza degli ambienti, tra cui la realizzazione di un sistema di raccolta e regimentazione provvisorio delle acque provenienti dal sito sovrastante, e attività di monitoraggio. Previsti interventi di rigenerazione urbana e istallazioni artistiche. La Paranza avrà a disposizione, per il raggiungimento degli obiettivi progettuali, 640mila euro di risorse private di cui la metà messe a disposizione dalla Fondazione Con il Sud e l'altra metà dalla Fondazione di Comunità San Gennaro. Un programma di recupero rafforzato dal progetto 'G124' voluto da Renzo Piano per sostenere giovani architetti nella progettazione di interventi "di rammendo delle periferie" in diverse città italiane e che a Napoli si concretizzerà proprio nei pressi delle Fontanelle e prevede interventi nello spazio antistante la chiesa di Maria SS del Carmine alle Fontanelle, un'area di circa 300 mq che coinvolge oltre l'ingresso al cimitero, il contiguo sagrato della parrocchia, un piccolo giardino messo a disposizione da privati e destinato ad un uso pubblico.
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