Una giornata dedicata ai grandi
autori e poeti della canzone classica partenopea: a San
Sebastiano al Vesuvio il sindaco Giuseppe Panico ha intitolato
ieri, raccogliendo un invito dello scrittore Maurizio De
Giovanni, la panchina della lettura al poeta Vincenzo Russo,
autore di alcune tra le canzoni più belle che hanno fatto il
giro del mondo: da Maria Marì a I' te vurria vasà, da Torna
maggio a Nuttata a mare.
"L'Amministrazione individua nei giardinetti adiacenti piazza
della Meridiana il luogo della memoria che diventerà il Parco
Vincenzo Russo - afferma il sindaco - ha un valore simbolico
poiché è un esempio di collaborazione civica pubblico-privato,
in cui i residenti si occupano della cura delle aree verdi e che
da tempo chiedevano una vocazione culturale per contrastare il
continuo disturbo della quiete pubblica. Abbiamo quindi
installato una panchina letteraria intitolata a Vincenzo Russo
su invito di Maurizio de Giovanni, dando allo spazio pubblico
una vocazione per incontri letterari all'aperto". Nell'ambito di
Agorà San Sebastiano al Vesuvio, rassegna estiva di eventi che
fino al 3 settembre si svolge nel Parco Urbano, Maurizio De
Giovanni e Marco Zurzolo sono stati i protagonisti di
"Passione", un viaggio attraverso gli autori delle canzoni
partenopee: da Vincenzo Russo a Libero Bovio, da Salvatore Di
Giacomo a Pasquale Buongiovanni. "Spiegare Napoli ai napoletani
è quasi impossibile e se c'è un modo per farlo è attraverso le
canzoni, da sempre passaggio diretto sui sentimenti e le
emozioni. Con questo spettacolo proviamo a narrare cosa c'è
dietro queste canzoni che al tempo venivano scritte per dire o
per spiegare qualcosa a qualcun altro" ha detto De Giovanni e ha
aggiunto dal palco che l'anno scorso in questo stesso giorno era
in terapia intensiva e che il prossimo anno tornerà a San
Sebastiano sempre il 13 luglio, data che segna l'inizio per lui
di una "seconda vita".
Si è registrato il tutto esaurito nel Parco Urbano per la
pièce che ha visto insieme con De Giovanni e Marco Zurzolo al
sax anche Carlo Fimiani alla chitarra, Marco de Tilla al
contrabbasso e la voce di Marianita Carfora.
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