La città di Ercolano si
fa promotrice di una mozione al Governo per inasprire le pene
nei confronti dei genitori che non mandano i figli alla scuola
dell'obbligo. L'idea è nata a seguito della presentazione a
maggio del progetto 'Legalità dei sentimenti' volto a prevenire
il bullismo, la violenza di genere nelle scuole illustrato dalla
consigliera comunale Emiliana Dorio alla presenza di consiglieri
della Commissione Pari Opportunità che lo hanno condiviso e del
procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni
di Napoli, Maria De Luzenberger. Nel corso dell'incontro, il
magistrato lanciò il grido d'allarme sulla sanzione non adeguata
alla gravità del fatto. Appello raccolto dal sindaco e vice
presidente dell'Anci Ciro Buonajuto e dal consiglio comunale che
hanno preparato l'ipotesi di modifica.
"Da Ercolano parte un grido d'allarme verso il Governo: la
dispersione scolastica è una cosa seria e i genitori vanno
sanzionati in maniera adeguata", ha detto Buonajuto. "E parte da
Ercolano perché questa è una città che combatte contro la
dispersione scolastica grazie allo straordinario lavoro delle
forze dell'ordine ma anche degli assistenti sociali, dei
dirigenti scolastici. Ercolano vuole essere un esempio e vuole
sollecitare il Governo affinchè il legislatore possa adeguare
l'articolo 731 del codice penale".
L'ipotesi di modifica è stata illustrata alla presenza di
Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, e di dirigenti
scolastici. "L'articolo 731 del codice penale pensa di risolvere
il problema della dispersione scolastica con l'ammenda fino a 30
euro. Ma l'efficacia deterrente della sanzione non c'è
assolutamente" ha detto Dorio "Ecco che si immagina di inasprire
con la proposta dell'arresto fino a sei mesi, e l'ammenda fino a
5mila euro. In qualità di presidente della commissione Affari
Istituzionali ho ritenuto di condividere questa proposta con
tutti i capigruppo sollecitando il sindaco affinchè la portasse
avanti e ringrazio tutti coloro che hanno ritenuto di aderire a
questa proposta".
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