Riceve il
Giffoni Award e si emoziona, Tommaso Ragno, dopo il workshop con
i giovani del festival. "Sono molto onorato di aver potuto
passare del tempo con voi". Il poliedrico attore pugliese -
volto di teatro, cinema e televisione nonché voce narrante a
Radio Tre nel programma radiofonico Ad alta voce - risponde alle
domande dei ragazzi mettendo a disposizione la sua esperienza di
lavoro e di vita.
"Sono cresciuto in un'epoca in cui non c'era internet. Dovevamo
metterci la faccia, anche solo per conquistare una ragazza. Ho
iniziato in una città di provincia al penultimo anno di liceo
classico. Invitato da un amico in una compagnia amatoriale, quel
mondo mi era sembrato meraviglioso". A colpirlo, l'intravedere
"tra le persone sul palco la possibilità di stare nel mondo con
un equilibrio molto particolare": la possibilità, cioè, di
essere altro da sé attraverso il personaggio interpretato. "In
una maniera molto simile a un giovane mago - continua - mi
sentivo di aver in mano una sorta di super potere, cioè che una
parte di me potesse ogni giorno cambiare identità. Non avevo un
avatar, ci mettevo faccia e corpo". Poi, gradualmente, "fare
l'attore è diventato il mio lavoro" perché, spiega, "quella
dimensione mi faceva stare a mio agio. Se nella vita ero e sono
rimasto goffo, sul palco potevo essere delle cose bellissime o
bruttissime, che sentivo come un aumento esponenziale del mio
stare al mondo". Insomma, "conduco una vita parallela, come i
supereroi dei fumetti: di giorno sono io e di notte posso essere
qualcun altro". E poi, aggiunge Ragno, "sono stato fortunato
perché ho incontrato persone che mi hanno incoraggiato".
Tommaso Ragno racconta della capacità, acquisita con il tempo e
l'esperienza, di passare da un personaggio all'altro in poco
tempo, della paura ancora presente nel momento dei provini,
della complessità della lettura quando deve essere fatta per
altri, del potere e della forza della voce: "La voce ha
qualcosa di misterioso, sempre. Ha un profondo potere erotico,
nel senso migliore, mitologico, e penso al dio Eros".
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