"Se faccio il regista lo devo a
Giffoni", confessa ai giovani del festival il regista Sidney
Sibilia, protagonista di un affollato incontro con i giurati.
Reduce dal successo di "Mixed by Erry", sottolinea: "La
sincerità è il valore più importante se vuoi arrivare al
pubblico". Il prossimo lavoro? "Una serie dedicata agli 883".
Sibilia è salernitano. Il festival di Giffoni lo ha
frequentato da bambino: "Sono stato qua - ha detto - che avevo
forse sette anni. Ma le cose che ho visto me le sono come
tatuate. Le storie mi hanno sempre incantato ed il cinema, se
sei di Salerno come me, potevi e puoi incontrarlo solo qua. Se
faccio questo lavoro è perché qui mi innamoravo delle storie e
di chi le raccontava".
Il legame con Giffoni lo sottolinea anche il fondatore
Claudio Gubitosi che arriva in sala per salutarlo. Sibilia ha
fatto la gavetta, quella dei cortometraggi, per poi affacciarsi
con successo al grande pubblico. Dalla trilogia di "Smetto
quando voglio" all'ultimo "Mixed by Erry" dedicato ai giovani
napoletani che crearono il boom delle musicassette pirata,
"tendenzialmente le mie sono storie di anarchia perché sono
stato sempre un po' restio rispetto alle regole. Ma la cosa più
importante resta la sincerità. Se sei sincero, arriva al
pubblico".
In cosa è impegnato oggi Sidney Sibilia? "Sto lavorando - ha
spiegato - ad una serie dedicata agli 883. Stiamo rappresentando
la Pavia degli anni '90 in una versione nostra. Tutto dipende
molto dalla storia, che ha una dimensione molto italiana perché
io sono italiano, mi sento italiano e non saprei fare
diversamente. Noi abbiamo avuto la fortuna di inventarci la
commedia all'italiana, film apparentemente leggeri, che fanno
ridere ma non solo. A questo genere spesso mi ispiro".
Quanto conta il talento? Molto, ma non è tutto, ne è convinto
Sibilia: "Il talento - dice - è una parte, Poi c'è la costanza,
il rigore. Sedersi al computer ogni giorno. Senza saltarne uno.
E poi saper gestire l'umore perché ci sono giorni che scrivi
grandi cose e giorni che non scrivi niente. Devi essere
innamorato delle cose che fai e mettersi costanza. Ci sono
persone di grandissimo talento che non riescono ad avere
costanza e rigore".
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