"Dobbiamo fare una battaglia
nazionale per eliminare il numero chiuso nelle facoltà e per
eliminare questa situazione barbarica che riguarda i quiz per
entrare nella facoltà di medicina". Lo ha detto il presidente
della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine della
conferenza stampa di presentazione della piattaforma di
assistenza psicologica agli universitari.
"E' una cosa vergognosa - ha detto De Luca - dal punto di
vista delle famiglie, perché per preparare i corsi di
formazione, per andare a fare l'esame, le famiglie che possono,
spendono fino a 5.000 euro, e al di là di questo proprio il
meccanismo dei quiz è assolutamente demenziale. Con questo
sistema migliaia di giovani in Italia fanno i quiz per
iscriversi alle facoltà, vengono bocciati ai quiz, li ripetono
una, due, tre volte in un meccanismo classista infame, perché
ragazzi di povera gente non possono permettersi i corsi. Così
creiamo migliaia di ragazzi depressi, frustrati, complessati,
che avvertono in questa società il mancato superamento del quiz
come debolezza personale. Ci vuole, invece, una selezione sul
campo: ti iscrivi senza quiz, fai uno-due anni e se sei senza
risultati allora vai fuori, ma lo verifichi sul campo".
De Luca ha sottolineato anche che "sul meccanismo dei quiz è
tutto demenziale - ha detto - si fissano a febbraio, maggio con
risultati a settembre. Si fissano anche argomenti senza però
dire ai giovani se si tratta di matematica, biologia, chimica,
senza quindi spiegare su che argomento serve avere una
preparazione migliore. Questo è indegno di un paese civile, per
me si chiama marchettificio, cioè giro di interessi che si
consuma sulla pelle dei ragazzi e delle famiglie povere. Noi
apriremo questa battaglia anche nel rapporto con il governo. Nei
nostri ultimi incontri il ministro della Salute ci ha detto che
aumenta di un terzo l'iscrizione a medicina, è un passo avanti
ma è secondo me insufficiente, bisogna eliminare il numero
chiuso".
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