"Per l'omicidio di una ragazza di
22 anni è il responsabile intero gruppo criminale (il clan Di
Lauro, ndr), penalmente ci saranno sicuramente altre posizioni
da definire, moralmente sono tutti colpevoli". Lo ha detto il
capo della squadra Mobile di Napoli Alfredo Fabbrocini, nel
corso di una conferenza stampa in Questura indetta dopo
l'arresto di due presunti appartenenti al commando del clan Di
Lauro che uccise barbaramente Gelsomina Verde, assassinata il 21
novembre 2004 durante la prima faida di Scampia.
Tra i collaboratori di giustizia che hanno fornito il loro
apporto figura anche Gennaro Notturno che era il fidanzato di
Gelsomina: il clan Di Lauro voleva dalla vittima informazioni
sul suo nascondiglio, informazioni che Gelsomina non riuscì a
dare e per questo venne torturata e brutalmente uccisa, prima di
venire bruciata nella sua auto"
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