Nessuno sarà lasciato solo: è il messaggio dell'Inps che con il Direttore dell'area metropolitana di Napoli, per utenza il secondo d'Italia, Roberto Bafundi, rassicura i 169mila beneficiari del reddito di cittadinanza che da agosto non riceveranno più il sussidio poiché non hanno nel nucleo minori, disabili o over 65. "Non abbandoniamo nessuno - spiega all'ANSA - circa la metà di queste persone sono in una situazione di disagio sociale (ad esempio tossicodipendenza o disagio abitativo, ndr) e potranno rivolgersi ai servizi sociali e se inseriti in un progetto multidimensionale di recupero potranno avere ancora il sussidio. Gli altri dovranno andare ai centri per l'impiego e firmare il Patto di servizio personalizzato per essere avviati al lavoro". Coloro che sono giudicati occupabili "dovranno attivarsi presso tre agenzie per il lavoro. Se non si trova un'occupazione partirà un percorso formativo e avranno diritto al sostegno alla formazione lavoro che vale 350 euro al mese per 12 mesi. Questo sostegno è personale e non legato al nucleo familiare quindi possono ottenerlo, se si partecipa a corsi di formazione accreditati, anche più persone nella stessa famiglia". Tra agosto e dicembre arriveranno altre 80mila comunicazioni circa ad altrettanti beneficiari per la sospensione del reddito che terminano il periodo di sette mesi di percezione della misura. Circa la metà dovrebbero essere avviati ai servizi sociali per il patto di inclusione.
L'Inps, aggiunge Bafundi, lavora perché ci sia sinergia tra l'Istituto, i centri per l'impiego, i servizi sociali e gli enti di formazione nel gestire le nuove norme sul reddito di cittadinanza che prevedono la sospensione dopo sette mesi di percezione del sussidio se nella famiglia non ci sono minori, disabili o anziani. Presto partirà "una forte campagna di comunicazione" per dare tutte le informazioni in modo che si possa velocemente andare verso un patto di inclusione o di formazione lavoro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA