/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Venere degli stracci, una petizione per il clochard indagato

Venere degli stracci, una petizione per il clochard indagato

Appello dei volontari: "Ha bisogno di cure non del carcere"

ROMA, 02 agosto 2023, 14:13

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Simone Isaia, il clochard accusato di aver dato alle fiamme l'installazione 'Venere degli stracci', in piazza Municipio a Napoli, ha bisogno di essere curato, non del carcere. Le istituzioni si prendano cura di Simone". A lanciare l'appello e anche una petizione è la casa di accoglienza dell'Associazione Liberi di volare della Pastorale carceraria della Chiesa di Napoli, gestita da don Franco Esposito, che, in una nota, si dice "disponibile a ospitare Simone Isaia per consentirgli di essere curato e riprendere in mano la sua vita, secondo le prescrizioni dell'autorità giudiziaria".
    "Simone - sottolineano i volontari della Mensa del Carmine, dove il senza fissa dimora si recava spesso a pranzo - da tempo aveva perso lucidità e riferimenti, finendo a dormire per strada. Simone Isaia ha bisogno di aiuto. Non del carcere, ma di una struttura che lo aiuti a rimettere in piedi la propria vita, perché è una persona affetta "da una tangibilissima neuro-divergenza". "Fino a 4 anni fa - ricordano - Simone Isaia lavorava come garzone in un bar di via Chiaia ed era più che apprezzato dai clienti per i modi cortesi. Poi qualcosa in lui si è rotto, si è perso e nel corso degli anni, le sue condizioni mentali sono peggiorate". "Allora, - concludono i volontari - se è pur vero, come afferma il sindaco Manfredi, che 'Quando si attaccano l'arte e la bellezza, si attacca l'uomo', ebbene, noi affermiamo che la migliore arte e bellezza delle istituzioni pubbliche, e non solo, sia quella di prendersi cura degli uomini straccioni, malati, e abbandonati a un destino senza ritorno".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza