Marittimi imbarcati su
navi operanti prevalentemente all'estero: ma sarebbe tutto
falso. Obiettivo, percepire in maniera fraudolenta sussidi per
disoccupazione e indennità di malattia, truffando così l'Inps.
È l'accusa rivolta a tre marittimi e tre comandanti di
motonavi dipendenti di un gruppo armatoriale di Torre del Greco
(Napoli), raggiunti da un'ordinanza emessa dal gip del tribunale
di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina che
impone il divieto di esercitare la professione. Ad eseguire il
provvedimento sono stati gli uomini del gruppo della Guardia di
Finanza di Torre Annunziata: le accuse sono, a vario titolo, di
truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso
ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico.
I provvedimenti scaturiscono da un'indagine di natura
tributaria più ampia - che vede coinvolte complessivamente 17
persone, per un totale di quattordici capi di imputazione,
relativi a episodi verificatisi tra il 2017 e il 2021 - portata
avanti dalla compagnia della Guardia di Finanza di Massa
Lubrense. Nel corso di queste attività, sarebbe emerso che i
comandanti (allo stato quattordici) di almeno sei motonavi
appartenenti a quattro società di navigazione, tutte facenti
capo allo stesso gruppo armatoriale di Torre del Greco,
avrebbero falsamente attestato, nei vari diari di bordo e nelle
notifiche di sbarco, l'imbarco e lo sbarco all'estero di
marittimi che in realtà non sarebbero mai saliti sulle
imbarcazioni nei periodi indicati. Imbarchi totalmente fittizi,
insomma, che avrebbero permesso ai vari soggetti interessati,
come appurato nel corso delle indagini, di ricavare
complessivamente 120.813,40 euro per indennità di malattia e
disoccupazione senza averne diritto.
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