"Spalletti non pagherà
spontaneamente la clausola". Così il consulente legale del
Napoli, Mattia Grassani, ha commentato al telefono con l'ANSA
dopo l'annuncio della Figc di Luciano Spalletti nel ruolo di
nuovo ct dell'Italia.
Al momento non ci sono reazioni ufficiali da parte della
società o del presidente De Laurentiis, ma - secondo quanto si
apprende - il contenzioso tra il Calcio Napoli e Spalletti
diventa ora ufficiale ed è destinato quasi certamente a finire
nelle aule di un Tribunale Civile. Il contratto che è stato
sottoscritto tra le parti alla fine dello scorso campionato
presenta aspetti sui quali vi sono interpretazioni diverse. De
Laurentiis - che ha fatto sapere come la pensa con il comunicato
diffuso nei giorni scorsi - ritiene che Spalletti, il cui
contratto sarebbe scaduto al termine della stagione che sta per
cominciare, a seguito degli accordi intercorsi tra le parti,
potesse prendersi un anno sabatico senza allenare alcuna
squadra, né di club né Nazionali e rivendica il rimborso di
circa 2,5 milioni di euro. Il tecnico ritiene invece che il
limite riguardasse soltanto panchine di squadre partecipanti a
campionati. La questione è allo studio da parte di avvocati di
entrambe le parti. Una conciliazione è da escludere, anche
perché il presidente del Napoli non ha fatto un passo indietro
neppure a seguito dell'intervento del presidente della Figc,
Gabriele Gravina che ha cercato di convincere De Laurentiis a
liberare Spalletti. Il contratto resta segreto e le parti non
hanno fornito fino a questo momento dettagli utili a comprendere
come realmente siano stati formulati gli accordi. A quanto pare
le carte sottoscritte conterrebbero un patto di non concorrenza
che il calcio Napoli sostiene riguardi sia club che le
Federazioni, mentre il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale
intende limitato solo ai primi. L'interpretazione sembra
destinata ad essere affidata a un giudice che dovrà decidere chi
ha ragione e chi ha torto. Ma i tempi non saranno brevi.
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